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ENTE AGOSTO MEDIEVALE Ventimiglia

 

  ENTE AGOSTO MEDIEVALE Ventimiglia

AURIVEU

BURGU
CAMPU
CIASSA
CUVENTU
MARINA

 

 

Agosto Medievale - 2016

L'autunno della Contea di Tenda: i Lascaris e i Savoia - (1468 - 1525)

Il notevole valore strategico della Contea di Tenda e delle altre terre sottoposte ai Lascaris dal XIII secolo aveva ripetutamente attirato le attenzioni dei Francesi e dei Savoia, nei confronti dei quali i conti si erano sempre sforzati di mantenere una posizione equidistante.

L’estensione della Contea lungo tutta la valle Roja rappresentava un'importante raccordo tra i numerosi domini sabaudi e fra questi ultimi e la Provenza. Nell’anno 1501, a seguito del matrimonio tra Anna di Tenda, figlia di Giovanni Antonio II, ultima erede della famiglia Lascaris, e Renato di Savoia, detto il Gran Bastardo, sembrò venir meno questa delicata situazione di equilibrio.

Tuttavia, le complicate dinamiche dinastiche all’interno della famiglia sabauda, permisero alla Contea, retta dai Lascaris - Savoia, di mantenere una politica filofrancese fino al 1574, anno in cui Emanuele Filiberto di Savoia, riuscì a sfruttare gli eventi per poter sottoporre definitivamente la Contea di Tenda all’influenza piemontese.

Approfittando di una disputa per la successione alla reggenza del piccolo Stato, Emanuele Filiberto di Savoia occupò la Contea e se la fece cedere tra il 1575 e il 1579, in cambio di alcuni feudi nella Savoia e nel Piemonte, assicurandosi il controllo, per Tenda, della fondamentale via di comunicazione e di comercio tra Cuneo e Nizza, la cui strada carreggiabile fu iniziata da Carlo Emanuele I detto il Grande (1591) e terminata da Vittorio Amedeo III nel 1782

 

   QUADRO 1 - SESTIERE MARINA

 - SITO DELL’AMBIENTAZIONE: PIAZZA DELLE ERBE

 - Lascaris-Savoia (1487-1509) – l’infanzia di Anna Lascaris, il matrimonio precoce e le seconde nozze con Renato di Savoia.

Giovanni Antonio Conte di Tenda dà in sposa la figlia Anna, 11 enne, a Luigi di Clermont – Lodère, di cui rimane vedova pochi mesi dopo. Anna sposa in seconde nozze nel 1501, quattordicenne, Renato di Savoia e dopo la precoce morte del fratello Giacomino e della sorella Valentina, rimane l’unica erede con diritto alla successione sulla Contea di Tenda, di cui diviene sovrana nel 1509, a seguito della dipartita del padre.

 

   QUADRO 2 - SESTIERE BURGU

 - SITO DELL’AMBIENTAZIONE: PIAZZA COLLETTA

 - Lascaris-Savoia (1504) – contrasti con i Savoia e il bando momentaneo dai domini sabaudi ottenuto da Margherita d’Austria.

Renato di Savoia, detto il Gran Bastardo, figlio illegittimo di Filippo di Bresse, Duca di Savoia, e di Libera Portoneri, divenne capostipite della linea dei Savoia conti di Tenda. Fu luogotenente del ducato e legittimato nel 1499; divenne governatore di Nizza e Mondovì, ma i suoi conitnui atteggiamenti filofrancesi e la politica antisabauda fecero entrare il Gran Bastardo in forte contrasto con la cognata Margherita d’Austria, moglie di Filiberto II Duca di Savoia, che ottenne dalla Corte di Chambéry il momentaneo bando di Renato dai domini sabaudi, nel 1504.

 

   QUADRO 3 - SESTIERE CUVENTU

 - SITO DELL’AMBIENTAZIONE: VICO SAONESE

 - Lascaris-Savoia (1525) – la morte del Gran Bastardo e la reggenza della Contea da parte di Anna Lascaris.

Rifugiatosi in Francia presso Luigi XII, divenne governatore della Provenza e siniscalco del regno, rafforzando i rapporti tra Francia e la Contea di Tenda. Renato di Savoia, ottenuti in seguito nuovi incarichi dal nipote Francesco I di Francia, fu fatto prigioniero a Pavia nel 1525, dove infine morì per le ferite riportate in battaglia, lasciando la reggenza della Contea totalmente nelle mani della moglie Anna, ultima erede della dinastia Lascaris e la tutela dei figli Claudio (1507/1566), Onorato II (1509/1580), Maddalena, Margherita e Isabella.

 

   QUADRO 4 - SESTIERE CAMPU

 - SITO DELL’AMBIENTAZIONE: SALITA MONS. DAFFRA

 - Lascaris-Savoia (1525-1530) la politica matrimoniale e la crisi finanziaria della Contea.

Gli anni trascorsi presso la corte dei Valois e la posizione di prestigio come prima dama di Luisa di Savoia , portano Anna Lascaris ad entrare in contatto con le grandi famiglie aristocratiche francesi e le permettono di instaurare importanti relazioni al fine di gestire la politica matrimoniale dei cinque figli, utili a rinsaldare i vincoli con l’aristocrazia francese e per rafforzare il prestigio della Contea; tuttavia gli sforzi economici per fornire la dote alle figlie diedero il via a inevitabili vendite di alcuni feudi; la situazione finanziaria aggravata dalla partecipazione al pagamento del riscatto per i figli del re di Francia Filippo I, prigionieri di Carlo V, dopo la battaglia di Pavia del 1525, liberati nel 1530.

 

   QUADRO 5 - SESTIERE CIASSA

 - SITO DELL’AMBIENTAZIONE: PIAZZA ROCCHETTA

 - Lascaris-Savoia (1552-1553) la fine di una dinastia.

Anna Lascaris continuò per anni a sostenere la politica antisabauda del marito, anche dopo il suo ritiro nella residenza di Villeneuve, vicino a Nizza, influenzando nella stessa visione filofrancese anche il figlio Claudio, che un anno dopo la morte della madre, diede supporto alle truppe francesi (1553), impegnate nel tentativo invano di acquisire il controllo ducale del castello di Saorgio, in Val Roja Impegnata fino agli ultimi giorni nel contenimento del dissenso religioso calvinista, fomentato da Francesco Galateo di Caraglio, a cui aderì lo stesso Conte Claudio nel 1539, sposato in seconde nozze con l’ugonotta Francesca de Foix-Meille, morì il 10 luglio 1552 e con lei si estinse il ramo dei Lascaris Conti di Tenda.

   QUADRO 6 - SESTIERE AURIVEU

 - SITO DELL’AMBIENTAZIONE: VIA LASCARIS

 - Lascaris-Savoia (1574-1579) Emanuele Filiberto di Savoia approfitta delle dispute sulla successione per annettere definitivamente la Contea.

22 anni dopo la morte di Anna Lascaris, la Contea è in balia dei concitati eventi nati dalle dispute sulla successione tra Renata d’Urfè, ultima figlia superstite di Claudio, e Onorato II di Villars. In questo contesto di confusione cui Emanuele Filiberto di Savoia, riuscì a sfruttare gli eventi per poter sottoporre definitivamente la Contea di Tenda all’influenza piemontese. Approfittando della disputa per la successione alla reggenza del piccolo Stato, Emanuele Filiberto di Savoia occupò la Contea nel 1574 e se la fece cedere definitivamente tra il 1575 e il 1579, in cambio di alcuni feudi nella Savoia e nel Piemonte, assicurandosi il controllo, per Tenda, della fondamentale via di comunicazione tra Cuneo e Nizza, la cui strada carreggiabile fu iniziata da Carlo Emanuele I detto il Grande (1591) e terminata da Vittorio Amedeo III nel 1782.

 

 

   

 

 
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